Cerca nel blog

A volte

Sai a volte penso che abbia ragione quel ragazzino genio di 12 anni che ha qualche tempo fa ha detto che stiamo vivendo in una realtà alternativa iniziata dopo l'esperimento del Cern.
Perché io sono convinto, ne ho la certezza, lo vedo ogni volta che chiudo gli occhi che io e te siamo stati insieme, siamo stati amanti. E intendo amanti innamorati, perché si può essere amanti anche senza amarsi. Ma noi ci amavamo oh se ci amavamo e ci cercavamo ogni giorno, in ogni istante e ridevamo e abbiamo avuto dei figli che ci hanno dato tante preoccupazioni ma dei quali siamo stati soddisfatti alla fine quando siamo diventati vecchi.
     - Parlamene allora
     - Sì, lo sto facendo, sì ok continuo…
La mattina, ecco, la mattina sei bella.
No non fare così lasciami finire… sei bella la mattina perché tu non lo sai ma un istante prima di svegliarti ti vibrano gli occhi e sorridi. Sorridi sempre e questo mi fa pensare che ci sono solo sogni belli nella tua testa: mi immagino sulla schiena di un drago insieme ate che andiamo in cerca di un nemico ancora più spietato di quello che sto cavalcando. E tu sei la mia bella... infatti a pensarci bene non sempre mi stai dietro stretta alla schiena mentre ci libriamo nel cielo. A volte sono io che vengo a cercarti e come nei sogni che si rispettino, e che sembrano un po' dei film, tu mi vedi da fuori, giungere al castello dentro il quale sei imprigionata. E la mattina anche se facciamo battute sull'alito pesante e quando mi parli fingo di svenire, hai un sapore che sa di notte e riesce ad eccitarmi.
Quando voglio farlo tu mi dici che è perché succede a tutti gli uomini al risveglio, ma la verità è che a me succede dopo che ti ho baciata. Il sapore delle tue labbra è buono, sa di tabacco e sa di urla, e sa del caffè che stai per prendere ma sa anche di sesso e capisco che nei sogni forse hai fatto l'amore e allora penso per un  istante al sorriso che hai all'alba e ne sono un po' geloso lo ammetto. Tu sembri capirlo per un istante, poi fai finta di niente e vai a fare il caffè.
E ti guardo, oh se ti guardo camminare.
Sei tutto un incedere di sensualità: scendi dal letto e le lenzuola sul tuo corpo non fanno quasi rumore, ma quel fruscio sottile mi fa accapponare la pelle e mi fa tornare voglia di te.
Cammini a piedi nudi, sempre, anche se ti lamenti del freddo a volte, perché sai che mi piacciono i piedi delle ragazze ma i tuoi di più e me ne dai ogni giorno quanto basta per non desiderare di vedere quelli delle altre.
Ti sento armeggiare in cucina e di solito metto le braccia incrociate sotto la testa sul cuscino e resto a chiedermi come ho fatto a essere così fortunato nell'aver trovato una ragazza disposta a svegliarsi con me pur di fare colazione insieme anche se per darci una mezz'ora di tempo dobbiamo svegliarci un'ora prima di quanto faremmo se fossimo ancora single. Mi porti il caffè al letto e ti copri fino al mento e ti giri dalla mia parte a guardarmi. Io bevo il caffè e mi scotto come ogni mattina e tu sorridi. La mattina non ti arrabbi mai, e anche questo è strano e bello perché io invece spesso sono arrabbiato e covo tutto il malcontento di una giornata vissuta a frugare tra i rifiuti. Faccio lo spazzino nei miei sogni, sono un supereroe del trash. Ho le mani lorde e ne sento quasi l'odore, poi mi volto e affondo il naso tra i tuoi capelli e ti bacio le spalle. L'odore va via e io sento che il tuo corpo si apre piano piano per lasciarmi entrare.

Nessun commento:

Posta un commento